entrance sb

Вы находитесь на новой версии сайта факультета международных отношений СПбГУ.

IL FOGLIO-MILANO ITALIA

Così la Russia scalda i muscoli per un mondo poco americano

Roma. Il governo di Mosca, dopo due decenni, sta ritornando protagonista negli equilibri politici ed economici dal medio all"estremo oriente. Certo, l"orgoglio da superpotenza militare che animava la Piazza Rossa negli anni della Guerra fredda si è ridimensionato: il rinnovo dell"affitto della base di Sebastopoli, il potenziamento di quella nel porto di Tartus e la presenza di alcune punte d"eccellenza non bastano a nascondere il declino di competitività degli armamenti russi. "La Russia ormai non ha più un grande potere militare, limita i suoi interessi giusto alle regioni vicino ai confini - dice al Foglio il professor Stanislav Tkachenko, prorettore dell"Università di San Pietroburgo ed esperto di relazioni internazionali - non credo che né il presidente né il premier siano intenzionati ad accreditarsi come superpotenza".
E" però sempre più chiaro che il Cremlino "si sta attrezzando per essere in un"ottima posizione in un mondo post americano", dice Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni internazionali all"Università Cattolica di Milano. Non più credibile come superpotenza militare, la Russia ha deciso di investire in altri ambiti, principalmente in campo energetico. "Oggi la Russia ha nella leva economica qualcosa che ha sostituito la leva politica e quando si muove in termini di manovre di potere usa le leve che ha - dice Parsi al Foglio - Non dispone ancora di un prodotto ideologico spendibile, ma economicamente ha una leva incredibile". Lo testimoniano gli accordi raggiunti attorno al gasdotto South Stream, in cui la firma italiana è accompagnata da quelle di Austria, Turchia, Bulgaria, Serbia, Ungheria, Grecia, Slovenia e Croazia. "Fatemi il nome di un contratto firmato da Nabucco", ha detto Putin irridendo il progetto rivale sostenuto dall"Ue e lasciandosi andare a promesse di rifornimenti "per i prossimi cento anni".
Ma i russi non hanno certo trascurato anche la leva diplomatica. Un"azione che sfrutta gli ottimi rapporti di Putin con Berlusconi e Merkel, così come una posizione originale in medio oriente: "La Russia ha ereditato dall"Unione sovietica un ruolo speciale presso i paesi arabi e l"intera regione - nota Tkachenko - i suoi legami con Hamas sono noti, ma ora ci sono dei cittadini russi che occupano posizioni chiave all"interno del governo israeliano". E" il caso, ad esempio, di Avigdor Lieberman, ministro degli Esteri e vicepremier israeliano, nato nella capitale moldava Chisinau.
La stessa Amministrazione Obama ha mostrato di riconoscere alla Russia le credenziali per favorire le mediazioni mediorientali. Resta però da definire a che prezzo il Cremlino abbia intenzione di vendere la sua apparente docilità: la clausola che gli consentirebbe di sciogliersi dai vincoli del Trattato Start nel caso la Nato rispolveri il progetto di difesa missilistica è ancora sul piatto, ma ci potrebbe essere dell"altro. La Russia è coinvolta nella costruzione della centrale nucleare iraniana di Bushehr e difficilmente accetterà di essere esclusa dal nascente mercato asiatico del nucleare civile. Un altro interesse da salvaguardare è la vendita degli armamenti, che, con un volume d"affari che supera i tre miliardi di dollari annui, è seconda soltanto agli Stati Uniti. C"è anche il bisogno di guardarsi le spalle da Pechino, che nasconde dietro una politica estera attendista le mire di protagonista regionale, ruolo che tradizionalmente spetta al Cremlino. "In un mondo in cui la fame di materie prime aumenterà sempre di più la Russia è messa molto meglio della Cina", dice Parsi. Ma nel breve periodo rimettersi in luce, ricucendo i legami con l"America, diventa prioritario per i russi e Tkachenko nota come ci sia "un interesse sincero da entrambe le parti per individuare aree di cooperazione, nonostante la diffidenza di tanti burocrati che hanno vissuto la Guerra fredda". In questa prospettiva il Cremlino non può permettersi pietre d"inciampo, come il disegno di legge che concederebbe ai servizi segreti poteri che non si vedevano dai tempi sovietici. Dall"avvicinamento alla Nato e all"eventuale ingresso nel Wto, non mancano a Putin gli spunti per smentire ulteriormente una fama di partner spigoloso che soltanto un mese fa gli aveva valso il soprannome di "Mr. No".


Marco Pedersini



Подробнее...
  • Просмотров: 13